Il trasporto intermodale costituisce, come recita il nome, un particolare metodo di trasporto basato sulla combinazione di più vettori di traffico come camion + treno o camion + nave.
Si tratta di una modalità di trasporto merci, utile soprattutto per itinerari di lunga distanza, che presenta una serie di notevoli vantaggi.

Il primo di essi risiede nell’utilizzo di unità di carico standard per ogni tipo di merce con un consequenziale dispendio di risorse e tempi. Difatti, a differenza del trasporto tradizionale in cui sono le merci a doversi adattare ai mezzi di trasporto, nel trasporto intermodale avviene esattamente il contrario e ciò consente di progettare l’itinerario su più vettori di traffico in tempi e costi sensibilmente ridotti superando anche il problema della “rottura del carico”.

Altro vantaggio dell’intermodalità risiede nella sua flessibilità.
L’opportunità di passare agevolmente da una modalità di traffico all’altra permette, infatti, di scegliere di volta in volta, secondo le esigenze del cliente, l’itinerario più veloce, sicuro o economico, e di modificarlo in seguito al verificarsi di imprevisti (limitazioni di linea, interruzioni al traffico o altro).

Il terzo vantaggio del trasporto intermodale è dato dalla mobilità di qualità.
La razionalizzazione degli spostamenti realizzata dall’integrazione intermodale, si traduce infatti in una riduzione dei costi, nel miglioramento della qualità della vita, nella diminuzione della congestione del traffico e dell’inquinamento atmosferico e acustico.

A rendere l’Interporto Campano una realtà di rilevanza nazionale unica nel Centro-Sud è la sua capacità di attrarre ogni tipo di merce grazie alla realizzazione di una completa intermodalità tra i quattro principali vettori di traffico (aria, gomma, ferro, acqua).