Category News

Antonio Sticco della Sticco Sped, società di spedizioni internazionali fortemente radicata a Napoli e nel retrostante Interporto di Nola, è senza dubbio una autorità nel suo settore ed ha, quindi, un punto di vista privilegiato per esprimere considerazioni
sull’evoluzione della logistica, con i grandi gruppi armatoriali e trasportistici che puntano a intervenire su tutta la catena logistica… E lo fa attraverso una intervista rilasciata ad una rivista di settore (La Gazzetta Marittima), di cui pubblichiamo alcuni stralci. “Diciamoci la verità: alcuni grandi gruppi armatoriali e trasportistici hanno usato per anni gli spedizionieri. Vero
che anche attraverso i loro servizi siamo cresciuti: poi una serie di situazioni quali la pandemia, la digitalizzazione, la riduzione della globalizzazione in alcuni mercati mondiali, hanno fatto loro decidere che non avevano più bisogno di delegare ad altri l’acquisizione dei loro traffici, offrendo loro stessi un pacchetto unico di servizio. I grandi gruppi sono la parte “industriale” dei traffici, noi siamo “gli artigiani” dei trasporti, o meglio “gli architetti” del trasporto. Offriamo molteplici supporti: conoscenza,
assistenza merceologica, assistenza doganale nel commercio internazionale, professionalità acquisita in lunghi anni e anche formazione familiare, qualche volta da generazioni”. Si parla molto della necessità di sviluppare il tessuto produttivo del territorio, alle spalle dei porti. I progetti al momento mancano ma i tempi sembrano troppo lunghi. Non sembra facile potenziare ulteriormente alcune aree. La Campania è la prima regione italiana per l`export-Food, ha zone tipiche di produzione (pomodoro, tessile, calzaturiero, farmaceutico) e ci sono già stati investimenti operativi su zone come il CIS. Sono convinto che
oggi occorrano investimenti in campo turistico, con in sistema di trasporto forte e funzionale a supporto delle nostre inimitabili località. È davvero una dolente nota. Dopo tre anni siamo riusciti ad assumere due giovani diplomati ITIS che sto formando. Poi attraverso gli organi ufficiali ANPAL, scuola e università, abbiamo proposto di formare altri due o tre giovani ma aspettiamo ancora risposte, sperando che non passino anni”. Ed infine, un commento sugli effetti della crisi geopolitica, le guerre, le tensioni mondiali. “Dobbiamo essere ottimisti”. Le previsioni parlano di crescita verso e dai mercati d`Africa, Turchia, America del Sud: ma quando sarà superata la stagnazione”.