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Quale è la tua visione rispetto agli scenari futuri della distribuzione commerciale?
Il nostro settore ha subito negli ultimi anni un grande stravolgimento. Il covid è stato un acceleratore di innovazione e il
comparto distributivo ha dimostrato grande resilienza e capacità di adattamento: alcuni operatori hanno saputo trasformare il difficile momento in un’opportunità per rinnovarsi. I cambiamenti sono all’ordine del giorno e riesce a stare in piedi, l’azienda che ha la capacità di adattarsi continuamente. La pandemia ha velocizzato una serie di processi e di innovazioni sull’intera filiera. Si sono consolidati nuovi consumi e si sono diffuse nuove modalità e tendenze d’acquisto.
Nel settore retail, ad esempio, stanno prendendo sempre più piede le modalità di pagamento BNPL – “buy now and pay later” – per permettere al cliente di fare acquisti in tutta serenità, pagando in più rate, senza alcun aggravio di costi; e noi del settore dobbiamo assolutamente organizzarci per soddisfare questa nuova esigenza. Gli scenari futuri saranno sicuramente difficili ma allo stesso tempo premianti per le aziende che sapranno adattarsi ai mutamenti, che porteranno avanti politiche di sostenibilità sociale ma soprattutto ambientale e competitive in termini di prezzo e velocità nel
servire il mercato di riferimento.
Rispetto al processo di digitalizzazione in atto quale è il tuo approccio?
La nostra generazione è sempre più improntata al digitale, ma proiettarlo nelle nostre realtà aziendali non è stato per nulla facile. Il covid ha accelerato il processo, portandoci ad automatizzare tante procedure e standardizzarle laddove possibile, migliorando tempistica e resa. Abbiamo creato il nostro sito di vendita online per Sorbino e, oltre a registrare risultati
importanti in termini di vendita, stiamo scoprendo mercati dove il nostro prodotto è ricercato. Potrebbero nascere nei prossimi anni business interessanti. Dal lato retail stiamo implementando il servizio di click and collect ed il pagamento in più rate buy now and pay later, oltre ad offrire servizi di fidelity e customer prettamente dedicati. Dal lato commerciale abbiamo digitalizzato il rapporto tra agente, cliente ed azienda, creando una rete B2B e B2C apposita per velocizzare e migliorare gli acquisti ed i riassortimenti dei prodotti. Mi permetto di dare un consiglio, quando un’organizzazione decide di utilizzare questo framework digital, deve introdurlo con un approccio graduale.
Quali sono le tue idee riguardo ai temi della sostenibilità sociale ed ambientale in relazione alla tua azienda?
Le tematiche della sostenibilità stanno diventando parte integrante delle nostre strategie aziendali. Da qualche anno il
settore si sta interrogando su come introdurre politiche green e filiere controllate per ridurre l’impatto, investendo nella ricerca su materiali, lavorazioni, finissaggi, impianti, smaltimento dei rifiuti, riciclo e riuso. Noi come azienda siamo impegnati a progettare prodotti più sostenibili, con più materiali e processi ecocompatibili. I nostri capi vengono etichettati come “care for fiber”, perché prodotti utilizzando materie prime (ad esempio, il cotone organico, “tencel”,
“lyocell” o le fibre riciclate) e tecnologie che riducono il consumo di acqua nei processi produttivi. L’utilizzo di cicli chiusi che permettono di riutilizzare l’acqua e di tecnologie come l’ozono o la tecnologia laser ci aiuta a ridurre il consumo d’acqua in questi processi. Per questo già da qualche stagione abbiamo introdotto il progetto “Eco Wash”: la nostra azienda si impegna a ridurre al massimo il consumo di acqua per il ciclo produttivo dei nostri capi. Entro il 2030, puntiamo a lavorare solo con materiali riciclati, biologici o provenienti da fonti sostenibili.
Quali può essere il tuo contributo per il futuro dell’azienda?
Il contributo mio, di mio fratello ed i miei cugini è quello di portare avanti il più possibile le nostre aziende, cercando di crescere anno dopo anno. Noi siamo la terza generazione ed abbiamo il compito e l’obbligo di consolidare e custodire quanto già costruito dai nostri genitori negli anni passati. Abbiamo ricevuto un’eredità importante che ci è stata trasmessa
dai nostri genitori, Ciro, Modestino e mio padre Giuseppe, fatta di sacrifici, valori con uno sfondo di grande umiltà e dedizione al lavoro!
Com’è organizzata l’azienda?
Abbiamo sempre pensato che man mano che l’azienda crescesse, che dovevamo essere una famiglia a servizio dell’azienda.
Con tanta passione, dedizione e sacrificio, siamo quotidianamente in prima linea sui principali reparti aziendali, siamo sei cugini ma con compiti e responsabilità differenti. Io sono a capo del reparto amministrativo e del retail del gruppo a cui fanno capo ben sei società e 140 punti vendita solo in Italia, mio fratello Fabio è a capo del reparto produzione, occupandosi di alcuni nostri brands, che sono SORBINO, SSEINSE; mentre mio cugino Giovanni è a capo del commerciale e del rapporto con gli agenti dei brands DOOA, GAZZARRINI, HAMAKI-HO, SSEINSE mentre gli altri tre miei cugini Antonio, Francesco e Marco sono a capo delle logistiche e diffusioni site all’interporto ed al Cis di Nola, con il compito di approvvigionare tutti i nostri punti vendita ed i clienti. Stiamo spingendo molto con il retail per il brand Sorbino in Italia,
mentre all’estero abbiamo fatto già da qualche anno accordi con partner di primo rilievo a Dubai e nel Bahrein per gli outlet principali e, parallelamente, nelle migliori boutiques per il brand Gazzarrini. Per Hamaki-ho e Sseinse stiamo incrementando la nostra rete di rappresentanza sia in italia che all’estero grazie anche alla nostra continua presenza oramai da anni al Pitti Uomo di Firenze. Mi preme sottolineare che siamo una realtà atipica, la definiamo un’azienda familiare allargata, i nostri collaboratori sono la nostra grande famiglia, cui fanno capo ben sei società ed ogni reparto aziendale ha la sua rotaia per camminare. Il tutto grazie ai nostri 400 collaboratori che quotidianamente ci offrono il loro supporto e ci dedicano tempo
e passione: sono loro la vera colonna portante delle nostre aziende.