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L’infrastruttura di Nola, Napoli, offre un articolato sistema di trasporto combinato e coniuga le richieste di servizi di alta qualità con le nuove politiche del trasporto: l’intermodalità e il trasporto sostenibile.

L’Interporto di Nola è un tassello fondamentale della ZES Campania, la prima regione in Italia che si è dotata di una Zona Economica Speciale. Infatti, l’interporto di Nola è integralmente compreso nel perimetro di questo strumento di politica economica nazionale, pensato a livello governativo per favorire la crescita dei territori meridionali anche grazie allo sviluppo delle aree retroportuali e logistiche. L’attuale governo punta molto sulle ZES e il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, nel corso della sua recente visita a Nola ha sottolineato l’importanza del ruolo di questa misura per valorizzare le eccellenze del Sud, tra cui l’Interporto di Nola. Grazie alla qualità dei suoi servizi, l’infrastruttura oggi è in grado di offrire un sistema di trasporto combinato (stoccaggio, movimentazione e manipolazione delle merci) e coniugare le richieste di servizi (di alta qualità) con nuove politiche del trasporto: l’intermodalità e il trasporto sostenibile.

A gestire l’interporto di Nola è Interporto Campano Spa, una società a capitale interamente privato, che è concessionaria della Regione Campania fino al 2080 per la progettazione, costruzione e gestione dell’interporto nel sito di Nola. Con l’istituzione della ZES, e l’inserimento dell’area retroportuale nolana nella stessa, è prevedibile una crescita del tessuto produttivo locale attraverso l’aumento degli investimenti da parte di imprese multinazionali, la creazione di posti di lavoro e l’incremento dell’innovazione. Per le aziende che avviano nuove attività economiche o di investimenti nella ZES Campania sono previsti, infatti, incentivi e facilitazioni, tra cui la possibilità di accedere ad agevolazioni fiscali, semplificazioni delle procedure di rilascio di autorizzazioni e riduzioni di oneri amministrativi e istruttori. Operare in una ZES, per le aziende nuove e anche per quelle già operative insediate in essa, ma che daranno vita a nuove attività economiche imprenditoriali, significa avere la possibilità di beneficiare di un credito d’imposta, fino a 50 milioni di euro, per l’avvio di un’attività o per investimenti. Va, infine, specificato che l’Interporto di Nola è l’unica piattaforma intermodale in Italia ad avere al suo interno una stazione ferroviaria elettrificata direttamente collegata al Terminal Intermodale, attraverso 13 coppie di binari di ripresa e consegna, al cui interno si trovano il deposito doganale privato e il deposito Iva. L’Interporto, dal 2006, è anche attivo nel settore dei trasporti ferroviari come operatore intermodale. Per questo, nel gennaio 2009, ha costituito una società dedicata, Interporto Servizi Cargo S.p.A. (ISC) (controllata al 100% da Interporto Campano S.p.A.), che integrando la figura di operatore intermodale, tramite la società Nuovo Operatore Intermodale, a quella di Impresa Ferroviaria, ha sviluppato – e continua a sviluppare – un network ferroviario nazionale privato, collegando le più importanti realtà interportuali e portuali del Paese. A partire da ottobre 2019 – dopo aver completato una istruttoria durata oltre due anni – ISC sarà la prima impresa in Italia a far viaggiare i suoi treni sui binari dell’alta velocità/alta capacità, con la possibilità di trasportare anche i mega trailer attraverso le gallerie appenniniche.

Fonte: Euromerci